LE CARNI BOVINE
I bovini da macello vengono classificati in varie categorie:
• Il Vitello
Bovino maschio o femmina ( più pregiata) con denti incisivi da latte, di giovanissima età il cui peso è di 180 kg.
Le sue carni sono di color bianco o rosa-pallido, sono di consistenza cedevole,
a grana finissima. Il loro grasso è poco denso ed è raccolto massimamente attorno ai reni nelle prime settimane di vita. Emanano odore latteo gradevole, sono molto digeribili e sovente, anche se impropriamente, vengono indicate come carni bianche per particolari diete di convalescenza o dell’infanzia.
• Il Vitellone
Bovino maschio ( castrato o no) o femmina ( non ancora ingravidata) del peso vivo fino a 400-600 kg e oltre ( razze speciali di carne), con un’età non superiore ai 2 anni. Ha carni di color rosso-rosa, a fibra più o meno sottile secondo l’età e/o l’eventuale castrazione dell’animale. Il vitellone, quando sia stato ben nutrito, dà carni più sostanziose, molto apprezzate dai consumatori, per la possibilità di miglior taglio e per la maggior resa in parti magre; esse sono più gustose e digeribili rispetto a quelle del vitello.
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•Il manzo
Fra gli animali da macello, il manzo offre la carne più apprezzata e dal punto più alto valore nutritivo. Essa appare più compatta di quella del vitellone, con grana fine e ben visibile, grasso abbondante, sodo, ma dolce al tatto, di bell’aspetto. E’ una carne di color rosso con tendenza al rosso mattone vivo, quanto più l’animale è giovane e quindi pregiato, soprattutto nel caso della femmina. Trattasi sempre di carni saporite, pastose, tenere, nutrienti e digeribili.
• Il bue
E’ un maschio castrato di età superiore a quella del manzo, ma appartiene a una specie che, un tempo adibita a lavori agricoli, oggi va scomparendo perché i buoi sono sempre più sostituiti dai mezzi meccanici. Ha comunque carni di color rosso- vivo tendente al rosso-scuro, di odore gradevole, di consistenza soda, a struttura compatta, ma di grana un po’ grossolana. Il grasso è di color tendente al giallo più o meno marcato e abbonda specialmente nel sottocute. La carne è molto aromatica e gustosa, specialmente quando l’animale è giovane e ha lavorato poco.
• La vacca
E’ la femmina destinata alla produzione del latte e alla riproduzione. Purché giovane e in ottimo stato di nutrizione, dà carni pari o superiori a quelle di manzo. Le vacche più anziane o malnutrite, invece, danno carni rosso-scure, fibrose, poco compatte, dal grasso giallognolo concentrato presso i reni. Quelle di vacca sono quindi carni valutate buone o scadenti secondo le suddette caratteristiche.
• Il toro
Maschio che è già stato adibito alla riproduzione. Ha carni di colore intenso, più scuro di quelle del bue e della vacca, a grana grossolana, di struttura relativamente compatta. La superficie dei muscoli dà caratteristici riflessi azzurrini. La carne è dura, tenace,poco succulenta, scarsamente saporita e il suo grasso, bianco, non s’infiltra nelle masse muscolari. Richiede lunga cottura ed è quindi discretamente adatta per stufati, brasati ecc.., così pure come quella di vacca.
• Il bufalo
Generalmente selvatico, è diffuso nelle Americhe, ma viene allevato anche in Italia, limitatamente ad alcune regioni: Lazio, Campania, Puglia. Ha carni con caratteristiche affini a quelle bovine fin qui esaminate, con una differenza per il colore più intenso che varia dal rossiccio al rosso cupo e che rimane inalterato dopo la macellazione, al contrario delle carni bovine che, al contatto dell’aria, diventano brune in superficie ( analogo fenomeno si osserva nelle carni di cavallo). La carne di bufalo in Italia, è giudicata merceologicamente inferiore a quella bovina.
Macelleria Magri Bruno di Magri Fabio Chiuduno (BG) 035 838400