LA CONSERVAZIONE DELLA CARNE
Anche nei tempi antichi , pur non conoscendo le ragioni cui attribuire la responsabilità della decomposizione della carne, nacque l’esigenza di conservare la carne.
Vennero sperimentati nel tempo e via via perfezionati alcuni sistemi di conservazione ad esempio:
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• L’essiccamento al sole( carne secca);
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• Essiccamento al fuoco;
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• Essiccamento al fumo ( affumicatura speck).
Gli antichi romani Columella nei suoi 12 libri di gastronomia e Apicio nel suo trattato “de arte Coquinaria” ci raccontano altri sistemi come:
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‣ Chiudere la carne in vasi di argilla coprendola con olio e resina e seppellirla sotto la sabbia;
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‣ Carne immersa nel miele;
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‣ Grasso,cotenna, lardo,pancetta di maiale in aceto e senape sale e miele;
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‣ Insaccati e porcellino disossato venivano bolliti nel vino e appesi ad affumicare
La scoperta del sale fu importantissima anche per la conservazione, a tutt’oggi i salumi vengono conservati con l’aggiunta di sale.
Fu solo nel 600 con F.Redi e nel 1750 con Spallanzani che si scoprì l’esistenza dei microrganismi responsabili, insieme ad altri fattori ( biologici:microbi ed enzimi; chimici:ossigeno e acqua; fisici: luce e calore.) della deteriorabilità della carne.
Ecco allora nascere la metodologia della sterilizzazione a caldo e la conservazione a freddo che è la più usata anche ai giorni nostri.
Circa 60 anni fa, qui in Lombardia erano in uso le cosiddette giasere( ghiacciaie), buche o anfratti in cui i nostri nonni accumulavano neve e ghiaccio per farne una sorta di frigorifero per poter conservare più a lungo la carne. A tale scopo oggi tutti noi possediamo un frigorifero.
Macelleria Magri Bruno di Magri Fabio Chiuduno (BG) 035 838400